Scuola Visioni del Contemporaneo

Agguati è il tema del primo anno della Scuola di Visoni del Contemporaneo. Una scuola di pensiero e di azioni, che nasce con l'obiettivo di mettersi in ascolto del proprio tempo creando occasioni di trasformazione nel rapporto con l'ambiente e con gli altri. È un percorso teorico e pratico che coinvolge attivamente anche gli 'insegnanti', che sono prima di tutto artisti che operano nella sperimentazione dei linguaggi del contemporaneo.

Un Agguato è un attacco sferrato all'improvviso, che disorienta l'avversario.

Agguati è quello che ognuno degli artisti coinvolti nel progetto ha intenzione di fare con i partecipanti: indagare territori stilistici personali e rischiosi, cercando di attacare la propria disciplina con modalità inaspettate e senza adottare modelli stilistici preconfezionati.

Ed è quello che vorremmo fare con i partecipanti: sorprenderli per stimolare nuove prospettive e modalità di comprensione del mondo che ci circonda. Non vogliamo formare fotografi, attori o scrittori, ma rendervi parte attiva di un percorso in cui le singole discipline si fondono al di là dei generi.

Agguati nasce dal desiderio di 6 artisti di estendere la loro personale ricerca alla didattica, di condividere con i partecipanti la propria esperienza professionale, rischi e meraviglie compresi e, per questo, prevede tra insegnanti e allievi una modalità di relazione rizomatica. Il rizoma - che in natura è un tubero che si sviluppa non verticalmente ma orizzontalmente per sopravvivere in climi particolarmente svantaggiosi - rappresenta la metafora di un modo di insegnare e di relazionarsi non gerarchico, né frontale, ma nutrito invece dallo sviluppo creativo dei partecipanti.

Le singole grammatiche di ricerca proposte sono:
teatro - paesaggio sonoro - scrittura - fotografia - arte pubblica - performance

Prendendo queste discipline come punto di partenza, si lavorerà per costruire un percorso interdisciplinare che superari le obsolete distinzioni di genere.

Agguati, inoltre, sono le azioni pubbliche che chiuderanno i percorsi in ognuna delle città in cui si svolge il corso: entrare di soppiatto negli spazi urbani, con i sensi acuiti, per trasformarli e condividere con la cittadinanza un esperimento di pratica artistica inedita.