NOTTENERA'24

L’antico emporio del paese diventa la cornice di quadri che esaltano la bellezza delle piccole cose: dalla natura che ci circonda ai gesti più umili, tutto si trasforma in meraviglia. Le opere di carta  intagliata a mano raccontano il borgo non come spazio specifico, ma come luogo universale che ognuno porta dentro al proprio immaginario poiché fatto di tradizioni, di storie tramandate, di luoghi comuni, sogni ricorrenti, abitudini specifiche.

Dopo il grande successo dello scorso anno, NotteNera torna ad esplorare anche il linguaggio della Briscola, tra i giochi di carte italiani il più popolare, tradizionale e trasversale, capace ancora oggi di appassionare persone di ogni generazione. Nasce così l’idea di aprire una speciale sezione ragazzi.

La partecipazione è gratuita ma l’iscrizione è obbligatoria entro il 12 agosto 2024 al numero 389.6577822

Camminando per le piccole vie del borgo, la passeggiata è occasione di scoperta del tema Non indurisca il tuo cuore! Attraversiamo le sei mostre del Festival, incontriamo e conversiamo con gli artisti Anna Lorenzetti, Ahmed Ben Nessib, Federico Attardo, Microamica, Eugenio Pacchioli, Fatma Ibrahimi. Il ritmo di questo pellegrinaggio svela l’attitudine alla relazione e alla meraviglia e ci accompagna fino all’arrivo del tramonto e dell’imbrunire, fino all’Esortazione urbana e planetare della poetessa Mariangela Gualtieri.

Il componimento poetico* è la fonte del pensiero creativo e della direzione artistica del Festival. L’ascolto collettivo diffuso dei versi della poetessa, che non sarà presente fisicamente, emerge nella programmazione come sospensione e imprevisto, così da sorprendere la sensibilità del pubblico e mettendolo davanti ad un enigma fondamentale: procedere nella frenesia del quotidiano o mettersi in ascolto?

*Discorso d'artista per il Capodanno 2024 del Comune di Bologna, ora in Ruvido umano (Einaudi, 2024).

Burattinai : Patrizio Dall'Argine, Veronica Ambrosini

Il capocomico Lomé è ancora alle prese con il problema di rendere attuale il suo teatrino di burattini. Inventa allora un format, il "fotosafari" e organizza un casting.
Tra i candidati la giovane Violetta presenta il progetto più convincente: vorrebbe portare equilibrio all'eccesso di "domestico" dei nostri tempi e per farlo pensa di fotografare il "selvatico" che si cela nel bosco. Il problema maggiore è vincere la paura di non essere all'altezza del compito. Ci riuscirà? Gli Spiriti del bosco cercheranno di aiutarla...
Dai 3 anni

Di e con Debora “Binju” Binci
Regia e drammaturgia Debora “Binju” Binci e Andrea Fazzini
Cura dello spazio Yesenia Trobbiani Speroni
Cura del suono Cecilia Stacchiotti e Roberto Salvati
Drammaturgia del movimento Antonella Boccadamo
Disegno manifesto Marco Smacchia
Direzione tecnica Roberto Salvati
Coproduzione Teatro Rebis e Teatro dei Mignoli

Con il Patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche
Con il sostegno residenziale di Nottenera Festival (AN), e di Museo Città di Cannara (PG), Stagione Agorà. Teatro Casa del Popolo di Castello d'Argile (BO), Spazio Nassau (BO), Teatro delle Ariette (BO), Teatro Laura Betti (BO), Teatro dei Mignoli (BO), spazio Echo (BO).
Con il Patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche

Spettacolo finalista a Premio Scenario 2023

SS16 è uno spettacolo che dipinge la marginalità della provincia marchigiana: un frammento di mondo residuale e dimenticato, che tanto ha di peculiare quanto di universale e ascrivibile a qualunque esistenza fuori dai centri.

Un road trip ipnotico tra i paesaggi e i ricordi dell'autrice e attrice Debora Binci, marchigiana transfuga giovanissima dalla Provincia, che con nostalgia si riavvicina al proprio territorio di origine, ritrovando chi quelle zone non è mai riuscito a lasciarlo, chi non ha mai guardato alla possibilità di farlo, e chi - come nel caso del poeta anconetano Franco Scataglini - è riuscito a restare mantenendo uno sguardo incorrotto, arrivando a poter descrivere il sublime che si nasconde dietro gli angoli più impensabili.

Ripercorrendo la sua vita a partire dall'infanzia ed evocando di volta in volta luoghi e paesaggi, emergeranno personaggi sghembi e strambi, ma tremendamente attaccati alla vita, tanto peculiari quanto archetipici della Provincia italiana, un territorio che per estensione rappresenta la parte maggioritaria del nostro Paese, e che ciononostante resta troppo spesso inespressa - se non per luoghi comuni. Nei territori più marginali si percepisce fortemente un doppio scorrere del tempo: quello neoliberista della Storia - che fa delle società ciò che fa agli ecosistemi, ovvero ucciderne la biodiversità - e quello imperituro del Luogo.

La scena si presenta spoglia, con un grande cubo composto da mattoncini Lego e un registratore a bobine, dal quale emergeranno voci, musiche, ambienti, come i vecchi nastri più volte sovrascritti, fino a creare una sorta di compilation dadaista, da Caterina Caselli alla Tekno old school. Tutto il racconto si svolge in una crescente tensione all'allontanamento, mano a mano che ci si addentra, la repulsione cresce assieme alla voglia di andarsene. “Nelle Marche il sabato sera non si esce, si scappa. Veramente, si dice così, ci sarà un motivo”.

Nella sua crescita, SS16 è stato accolto a Serra de’ Conti da NotteNera, che ha accompagnato i professionisti nel percorso di ricerca e li ha ospitati in residenze artistiche.

Di e con Chiara Ameglio
Collaborazione artistica Santi Crispo
Musica Keeping Faka
Produzione Fattoria Vittadini Festival Danza In rete
DEBUTTO NAZIONALE Festival danza in Rete 2021 (Vicenza)
Selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2023 - Network Anticorpi XL
Creazione nata dal progetto “Terrestri” del Centro di Produzione La Piccionaia di Vicenza

Lingua è una performance che genera una relazione con il pubblico attraverso un corpo che si fa territorio da esplorare con lo sguardo, dove riconoscere somiglianze antiche. La performer invita a compiere l’azione reale di scrivere sulla sua pelle, come una tela sulla quale depositare i propri segni. Un incontro collettivo che ribalta gli incarichi tra performer e pubblico, rendendolo complice della composizione coreografica e della trasformazione di quel corpo, che diventa lingua e linguaggio, strumento e significato, portatore di un'identità singola e comune. Intimità, vicinanza, empatia, sono elementi di un rituale linguistico di trasmissione che rivendica il ruolo del corpo e dell’atto performativo: essere ponte, dispositivo di interazione, tessitura di legami, incontro con l’altro.

Di e con Claudia Gioia Gentili e Pier Paolo Vernuccio
Musica dal vivo: Alfio Vernuccio

Seduti intorno a un tavolo, apparecchiato di memorie, ci si ritrova facilmente nel tempo dei racconti. Emergono aneddoti, a volte inconsueti, della vita non solo personale, ma di un intero paese. In questo caso, le memorie sono quelle condivise dagli abitanti di Serra de’ Conti, delizioso centro a poca distanza dalla costa adriatica, tra il saliscendi marchigiano nell’entroterra di Ancona.

C’è chi ricorda l’attesa del veglione annuale per cui ci si preparava mesi prima, e chi l’incontro nella vecchia osteria del paese con un elegante boss della malavita americana, esiliato e tenuto d’occhio dalle forze dell’ordine italiane. C’è chi ricorda la povertà delle famiglie serrane prima del boom delle fabbriche, e chi l’irresistibile impulso che tanti musicisti locali hanno saputo dare alla nascita del jazz italiano. E se poi fosse vero che, come sostiene qualcuno, anche Frank Sinatra è passato tra le vie di questo paese?

Serra Swing nasce dall’ascolto sorpreso di alcuni di questi ricordi...

Serra Swing è una lettura scenica con testi originali scritti da Claudia Gioia Gentili e Pier Paolo Vernuccio, accompagnata da musica dal vivo del chitarrista Alfio Vernuccio. Rientra nel contenitore di storie e voci “Dal margine”, esplorazione delle memorie locali periferiche, collaterali rispetto alla storia spesso più nota di un paese. Ogni volta che arriva in uno spazio scenico, il contenuto cambia forma, i personaggi e le storie che escono e che vogliono essere ascoltati variano.

“Serra swing” riguarda curiose memorie che arrivano in particolare dagli anni Trenta fino ai Settanta del Novecento.

La lettura scenica Serra Swing rientra nella ricerca “Dal Margine”, con il sostegno dell’associazione TiVittori, L’altra Fedora festival, attraverso il bando regionale Ce.NeR.E. 2024, in collaborazione con Nottenera Festival 2024.

Superfici morbide di stoffe sovrapposte, cucite ed arricchite con segni ricamati. Una linea di ricerca che traduce su stoffa, con ago e filo, quello che viene creato pittoricamente e che l’artista definisce Tarsia Tessile. NotteNera presenta una selezione di opere in dialogo con un grande arazzo frutto del laboratorio ”Il Tempo Benevolo”, percorso partecipato che ha coinvolto vari cittadini volontari. Un tempo speso bene che ha fatto incontrare culture e generazioni.

Persone, animali, cose o luoghi reali, incontrati tra l'Italia e la Tunisia e disegnati nel tentativo di studiare e comprendere la realtà. Una pratica da graphic journalism, dove fare fumetti è narrazione di eventi di cronaca o inchieste. Pur mirando al grado zero dell’osservatore, da sotto le palpebre emerge qualcosa. Una selezione di lavori del giovane disegnatore e regista tunisino, commissionati in tempi recenti o inediti, uno dei quali realizzato appositamente per NotteNera.

La mostra nasce attorno al libro 'I sette fratelli Cervi. Una famiglia antifascista' edito da Becco Giallo, uscito ad aprile 2024. La Famiglia Cervi è stata ed è ancora oggi un baluardo della cultura antifascista, alla quale si opposero fin da subito imbracciando le armi durante la Resistenza. Ma ben prima la Famiglia si fece notare per lo spirito progressista nei riguardi del lavoro agricolo e per l’attenzione verso la cultura, organizzando una biblioteca itinerante per diffondere i classici e saggi su vari temi politici alla popolazione della provincia di Reggio Emilia. La loro memoria è tramandata dal lavoro dell’Istituto Cervi (che ha contribuito alla realizzazione di questo fumetto). Il loro impegno civile, sociale e politico ritorna in vita nelle tavole evocative di questo fumetto, che vuole essere un omaggio a loro, al loro sacrificio e all'impegno verso il territorio tanto amato e che li ricorda ancora con affetto.

Alberi, zolle, campi arati, animali profetici: nella graphic novel di Federico Attardo (ed. Becco Giallo, 2024) la campagna emiliana prende la parola e si fa pasta narrativa di una vicenda simbolo di emancipazione e libertà, suggerendo un’idea di Resistenza che sconfina oltre l’umano per abbracciare le ragioni della terra. In conversazione con l’autore, esploriamo uno sguardo inedito sulla storia dei fratelli Cervi, i piedi saldi nella memoria, il cuore aperto al fare comune che ci attende.

Un giardino segreto accoglie un repertorio di figure e composizioni appartenenti ad un mondo altro, una realtà parallela e immaginaria, popolata da micro e macrocosmi organizzati minuziosamente in composizioni multiformi. Tramite un’incessante evocazione della vita naturale immanente, realtà e immaginario si confondono, organico e astratto si contraggono ed esplodono in buio e luce. In questo periodo la ricerca dell’artista, già ospite del Festival nel 2016, si incentra sulla dimensione spaziale permettendo a bizzarrie, inquietudini ed errori di diventare parte integrante dell’opera.

Tre tavole bianche in dialogo tra loro a formare un trittico, tre spazi per raccontare l’urgenza di riappropriarsi del tempo presente attraverso una disamina morale del proprio agire. Tre miniracconti in cui testo e immagine si fondono. Un invito a scuotere il proprio “albero” sempre più carico di frutti acidi e incolori. Un’azione pittorica eseguita in tempo reale, durante la quale segni e cromie tentano di placare le disperate grida della natura e della disuguaglianza.

'Forse il Tempo ormai non ha più tempo e pazienza per giochini furbacchioni.
Il tuo albero è fuoriTempo. E pencola anche paurosamente.
Scuotilo ... finché puoi.
Scuotilo! La superbia ha generato frutti acidi, smosciati, falsi, vomitabili, avvelenati.
Scuotilo! I frutti, tu, li conosci.
L’alternativa c’è e incombe ... Se ci rifletti ... l’urlo della Natura e l’urlo delle Disuguaglianze sono invincibili!'

In apertura The Meatseller by Margherita Giusti, David di Donatello Miglior cortometraggio 2024

Torna come ospite d’onore di NottenerAnima 24, la tradizionale piazza dedicata al cinema d’animazione che ogni anno presenta uno dei più importanti festival nazionali dedicati a questo linguaggio, IMAGINARIA INTERNATIONAL ANIMATED FILM FESTIVAL con una selezione delle migliori opere presentate nella edizione 2023. La programmazione propone una ricognizione mondiale di opere animate d’autore dedicate al nostro attento e affezionato pubblico adulto.

Torna come ospite d’onore di NottenerAnima 24 ovvero la piazza dedicata al cinema d’animazione che ogni anno presenta uno dei più importanti festival nazionali dedicati a questo linguaggio, IMAGINARIA INTERNATIONAL ANIMATED FILM FESTIVAL con una selezione delle migliori opere presentate nella edizione 2023. Questa è la specifica sezione kids proposta in prima serata, una ricognizione mondiale di opere animate d’autore dedicate al nostro attento e affezionato pubblico dei più giovani.

Cosa c’è dietro il lavoro dell’animazione? Qual è il connubio vincente da sviluppare muovendosi tra immagine, musica e sensibilità artistica? Il collettivo Muta Animation racconta la sua incredibile avventura professionale ricca di premi e riconoscimenti.

Un verso o forse una poesia già compiuta: ogni canzone racconta uno stato d'animo che, da subito, incontra e dialoga con un sentire collettivo e comune. Questo, del resto, significa abitare il regno della poesia. Ogni canto una confessione, una confidenza, un atto di sublimazione, un tentativo di relazione: nella piazzetta del Belvedere, in cima alle mura del paese, spazio all’EP di debutto della musicista marchigiana, registrato e prodotto da Alessandro Fiori nel 2023.

Per la prima volta dal vivo tutto il nuovo disco!
“Setti al Mare” è stato eseguito e registrato interamente a Serra De’ Conti dal 30 ottobre al 2 novembre 2023, grazie a una residenza artistica nata dalla partecipazione alla scorsa edizione di NotteNera Festival 2023. Il disco è stato poi mixato e masterizzato da Stefano Bortoli a La Falegnameria Recording Studio utilizzando unicamente il materiale realizzato durante la residenza. Sembra quindi naturale restituire l’opera alla sua origine, un ritorno al porto e al tempo stesso una partenza. Durante NotteNera 2024 verrà infatti presentato per la prima volta dal vivo il nuovo disco, che uscirà in formato digitale pochi giorni prima, nella sua interezza. Ritmiche e percussioni andranno a fondersi con la chitarra di Setti, insieme ad altre sorprese. I muri di Serra De’ Conti, i boschi circostanti, le vedute immerse nell’aria frizzante autunnale sono entrati nel disco per scuoterlo dalle fondamenta. L’opera è frutto del luogo in cui ha preso forma. Le onde sonore di “Setti al mare live” lambiranno di nuovo e per la prima volta gli edifici, le orecchie e i cuori delle persone a Serra De’ Conti. Un concerto unico.

Regalarsi uno spazio in cui sentirsi liberi di comunicare e di essere fragili; rivendicare questa attitudine come preziosa forza che ci rende umani: dalla musica fatta in cameretta con un computer a quella suonata, dalle immagini lievi alle emozioni più dense, il Belvedere accoglie l’ultimo album di Alice e le sue parole dal sapore di dolce distopia.

Her Nice Too è resident di odd.clique e reveries_rome. Nel suo immaginario, estetica Backyard e Ghetto House coesistono con lo scenario UK Bass e Avant pop. Durante i suoi set ricerca la giusta formula per dare continuità ad un background colmo di hip hop, turntablism e jungle, nel tentativo di musicare il block party della vita.

Il Museo delle Arti Monastiche "Le stanze del tempo sospeso" di Serra de' Conti (An) ospita collezioni di oggetti provenienti dal vicino Monastero di Santa Maria Maddalena, di cui riproduce e fa rivivere storie ed abitudini. Attraverso voci, rintocchi, suoni, il visitatore è guidato in un'esperienza fuori dal tempo e dallo spazio; verrà proiettato all'interno della vita del monastero, un microcosmo ordinato da regole precise, lavoro, canti e contemplazione.

DivertiCirco è un’animazione partecipata, un luogo di sperimentazione e scoperta!
DivertiCirco è uno spazio allestito con giochi di legno e oggetti di giocoleria funzionale nel quale gli operatori e le operatrici di circo saranno a disposizione per suggerire i primi approcci, le tecniche di gioco e le collaborazioni possibili relative agli attrezzi scelti. Il vantaggio è che è impossibile arrivare tardi o ad attività iniziata, perché il materiale e gli operatori sono sempre a disposizione.

I Giochi in legno, ispirati ai giochi di una volta, attivano la coordinazione e la sfida con se stessi nel riuscire a portare a termine ogni azione, infatti nella loro semplicità richiedono manualità, attenzione, riflessi e ingegno. La Giocoleria funzionale stimola ritmo e concentrazione, giocolando senza lanciare gli oggetti, ma con scambi e passaggi di palline tra due persone, tramite apposite attrezzature di legno e materiali di riciclo. E’ una giocoleria adattata ed inclusiva che coinvolge anche e soprattutto non giocolieri e persone con disabilità. Si focalizza sui processi di apprendimento, piuttosto che sul raggiungimento effettivo dei risultati. Per tutti è un’esperienza divertente e immediatamente efficace.

Ogni luogo che ospiterà DivertiCirco sarà unico e speciale, perché questa formula si adatta a tutte le esigenze e coinvolge persone di tutte le età. Il vero spettacolo che si viene a creare è proprio quello offerto dalla volontà di mettersi in gioco e colorare la “piazza” con tutte le persone che vorranno sperimentarsi.

The Meatseller è la storia vera di Selinna Ajamikoko, una giovane ragazza nigeriana che sogna di diventare una macellaia come sua madre. Per esaudire il suo desiderio si imbarca in un lungo viaggio verso l’Italia, pieno di atrocità e bestialità. Una storia raccontata tramite il colore, il sangue, il corpo e i tagli. Un viaggio animato che accompagna la voce di Selinna e ci guida in quella ricerca di identità che caratterizza l’essere umano.

Tecnica 2d digitale e su carta Frenesy Film Company
Voce e storia Selinna Ajamikoko
Regia di Margherita Giusti
Soggetto di Margherita Giusti e Margherita D’Andrea
Sceneggiatura Margherita Giusti
Prodotto da Luca Guadagnino
Sound Design e Musiche Originali di Enrico Ascoli
Concept e Ricerca Artistica Muta animation
Character Design Elisa Bonandin Margherita Giusti Viola Mancini
Art Director Elisabetta Bosco Viola Mancini
Animazione Elisa Bonandin, Carlotta Vacchetti, Milena Tipaldo, Giulia Landi, Camilla Pannone, Estelle Bray, Margherita Giusti
Clean Up Viola Mancini Tess Tagliaferro Giada Rizzi

Il concept è stato concepito partendo dall'abstract del progetto regionale Ce.ne.r.e con capofila l'Associazione culturale Tarcisio Vittori Aps.

"Dal fuoco che divampa esplodono i lapilli, brace che scintilla nella notte, cattura gli animi che incantati sono spinti ad emergere dalla loro esistenza e, ballando intorno alle fiamme, creano magie vere"

La sigla animata è stata realizzata come una delle azioni all'interno del progetto e ha visto la collaborazione tra il collettivo Muta Animation e la dj/producer Rokeya che ha composto "Azal" il brano che accompagna i 40 secondi animati della sigla. La tecnica è mista, 2D su carta e digitale.